mercoledì 5 novembre 2014

Il fascino del nulla: la VALLE della MORTE


"Ciao!!! Sei tornata!!!!!"
"Sì, domenica mattina..."
"E allora dai racconta... com è andata!?"
"Bello, bellissimo... peccato che è durato poco... siamo stati a Yellowstone, nel Grand Canyon, a San Francisco, nella Valle della Morte..."
"La Valle della Morte...!? E cosa c'è da vedere lì?"
"Niente!!! Ma è bellissima."
Questo a grossomodo è un dialogo avvenuto tra me e una mia amica che era appena tornata da un viaggio negli Stati Uniti. Sono state queste parole a farmi desiderare di visitare un giorno la Valle della Morte e quasi quattro anni dopo queste parole, finalmente posso raccontarvi la mia Valle della Morte...

La Valle della Morte dal 1994 fa parte del circuito dei Parchi Nazionali Americani: il Death Valley National Park. Qui a farla da padrone è il clima che nei mesi estivi, durante le ore diurne oscilla intorno ai 45°, quindi se decidete di venire qui vestitevi e attrezzatevi di conseguenza perché il caldo è davvero torrido e ve lo dice una persona che adora le temperature alte. Il picco massimo registrato in questa zona ha sfiorato i 57° il 16 settembre 1913, ma è stato cancellato dall'elenco dei record mondiali per la strumentazione dell'epoca che non era abbastanza affidabile. Durante la nostra visita (era proprio l'ora di pranzo) la temperatura è arrivata ai 47°...

Un MODO per VEDERE la VALLE dall'ALTO: ZABRISKIE POINT

 E' uno dei luoghi dal quale si può ammirare la Valle della Morte dall'alto, immersi nel cuore dei suoi tanti colori.
Oltre 5 milioni di anni fa qui c'era un lago, il Furnace Creek, oggi solo terra asciutta, secca e di un colore magnifico ma ben lontano dalle sfumature azzurre, blu e verdi dell'acqua.

Zabriskie Point come Christian Brevoort Zabriskie, che all'inizio dello scorso secolo fu vicepresidente di una compagnia che estraeva dalla Valle della Morte il borace (io lo chiamo perborato di sodio).

Zabriskie Point è anche un film del 1970 diretto da Michelangelo Antonioni la cui scena principale è ambientata proprio qui.

Il filosofo Michel Faucault definì la visita in questo preciso punto come la migliore esperienza della propria vita... In effetti uscire da questo parco restando del tutto indifferenti credo che sia quasi impossibile.

Il PUNTO PIÙ BASSO del NORD AMERICA: BADWATER


Tecnicamente Badwater è un bacino endoreico, ossia un bacino che raccoglie le acque piovane ma non ha emissari ed è il punto più basso del Nord America, infatti si trova a 86 metri sotto il livello del mare. Dalla foto non si vede benissimo ma su quella roccia è collocato un cartello che segna a che altezza si trova il livello del mare.


L'acqua in realtà resta sotto lo strato di terra ricoperto di sale, quindi grazie all'esposizione al sole del sale il luccichio è quasi fastidioso e da lontano sembra davvero di vedere il mare... immaginatevi chi molti anni fa si perse in questa valle e girovagando si trovò di fronte a questo miraggio, (che già sembrava tale a noi che eravamo comodamente seduti su un pullman dotato di aria condizionata) dopo ore passate sotto a questo sole cocente senza né cibo né acqua.
Durante le forti piogge il bacino si allaga e alimenta la riserva d'acqua che vive sotto questo strato di sale.


La guida ci ha spiegato che le rare zone verdi che ci sono in piena estate (durante le stagioni piovose sono di più) indicano i luoghi dove si giace l'acqua di cui parlava prima, popolate anche da pesci che vivono sotto terra; infatti intorno ci sono delle costruzioni abitate da popolazioni di nativi americani.


Non troppo distante dallo Zabrinkie Point si trova il Borax Museum. Si tratta di un piccolo museo gratuito che consiste in una zona coperta, all'interno della quale si possono acquistare dei souvenir e un cortile esterno che contiene molti reperti recuperati nella Valle della Morte. Ai tempi del signor Zabrinskie che ho citato sopra, quando qui si estraeva il borace, gli operai una volta terminato il lavoro in una zona erano soliti abbandonare lì le attrezzature in quanto le cocenti temperature rendevano molto difficoltoso il ritorno a casa ed era più conveniente comprare oggetti da lavoro nuovi in ogni spedizione piuttosto che cercare di recuperare quelli usati.

Ecco le immagini che ho girato in questo caldo pomeriggio di fine estate.




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