venerdì 7 agosto 2015

Il monte dedicato a San Francesco: il SACRO MONTE di ORTA

L'ingresso dell'Ufficio Informazioni del Sacro Monte di Orta.

Piangendo Francesco disse un giorno a Gesù:
"Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle,
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle...
O Signore, mi devi perdonare
perché solo Te io vorrei amare."
Sorridendo il Signore gli rispose così:
"Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle,
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle... 
O Francesco, non devi piangere più,
perché io amo ciò che ami tu."
dal calendario di Frate Indovino del 2001

E per chiudere il cerchio su Orta San Giulio vi parlo di un luogo che si trova sopra a una collina che domina questa piccola cittadina. Qui, come nel cuore del paese e come sull'Isola di San Giulio ho trovato una costante: il silenzio, la tranquillità, la pace. Sto parlando del Sacro Monte di Orta.
Pozzo nel Giardino dei Semplici, Sacro Monte di Orta.
Il Sacro Monte di Orta fa parte dei nove Sacri Monti prealpini riconosciuti dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità, sette in Piemonte e due in Lombardia.
Si tratta di percorsi religiosi o devozionali e questo di Orta è l'unico interamente dedicato alla vita di un Santo: San Francesco d'Assisi.

L'Isola di San Giulio vista da Sacro Monte di Orta.
Tutto iniziò nel 1583, quando si scelse la Selva di San Nicolao come luogo per costruire un convento voluto tra gli altri da San Carlo Borromeo per ospitare i frati francescani cappuccini.
I lavori iniziarono nel 1590.

Scorcio del Lago d'Orta vista dal Sacro Monte di Orta.
All'inizio erano previste 32 cappelle; ne sono state realizzate 20 e all'interno di ognuna di esse si trovano delle statue di terra cotta che rappresentano vari episodi della vita di San Francesco al quale l'edificio è dedicato.
 
La I Cappella.
La prima cappella è dedicata alla nascita di Giovanni di Pietro Bernardone meglio conosciuto come San Francesco d'Assisi.


La II Cappella.
 La seconda cappella è dedicata all'episodio che vede il crocifisso della Chiesa di San Damiano parlare a San Francesco. 

La III Cappella.
La terza  rappresenta la rinuncia del Santo ai beni materiali.

La IV Cappella.
La quarta cappella mostra San Francesco ispirato dalla vita evangelica e la quinta descrive i primi seguaci di Francesco.
 
La VI Cappella.
Nella sesta cappella, è raffigurata la predicazione dei discepoli di San Francesco.

La VII Cappella.
Nella settima cappella San Francesco riceve l'approviazione del Papa Innocenzo III.

L'VIII Cappella vista dalla strada che collega la II alla III Cappella.
L'ottava cappella racconta l'apparizione ai frati di San Francesco su un carro di fuoco.
La IX Cappella e sullo sfondo l'VIII Cappella.
La nona cappella riproduce la vestizione di Santa Chiara.

Dettaglio dentro alla X Cappella.
La decima cappella racconta delle vittorie di San Francesco sulle tentazioni, l'undicesima narra dell'apparizione di Gesù al Santo, il quale gli da il privilegio del perdono mentre era all'interno della Chiesa Porziuncola che si trova dentro alla Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi.
La dodicesima cappella rappresenta Cristo che approva la regola francescana e la tredicesima ritrae Franscesco nudo per le vie di della sua cittadina.

La XIV Cappella.

La quattordicesima cappella raffigura San Francesco davanti al Sultano d'Egitto.

La XV Cappella.
La quindicesima cappella rappresenta il momento in cui San Francesco riceve le stigmate sul Monte Verna.

La Cappella Nuova.
Dopo la quindicesima cappella si passa davanti alla Cappella Nuova, costruita alla fine del 1700 per volere di un cittadino ortese e mai portata a termine.

Sacro Monte di Orta, viale alberato in ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale.
Poi la visita continua attraverso un viale alberato, dove su ognuno di quei pilastrini a fianco di ogni tronco è segnato il nome di una vittima della Prima Guerra Mondiale.

Sacro Monte di Orta, lungo il Viale Frate Sole.
Le ultime quattro cappelle raccontano del ritorno del Santo ad Assisi, della sua morte, poi la venerazione del suo sepolcro, i miracoli avvenuti postumi e infine la sua canonizzazione.

Interno della Chiesa di San Nicolao.
A fianco della XX cappella si trova la Chiesa di San Nicolao, ossia l'edificio religioso più antico di tutta la Riviera Orientale del Lago d'Orta che sarebbe stato fondato sulla vetta della Selva di San Nicolao dai monaci dell'Abbazia di San Gallo intorno al X secolo.
 Nel 1810 Napoleone cacciò i frati che abitavano sul monte, i quali vi fecero ritorno solo sette anni dopo. Nel 1866 il Governo Piemontese mandò nuovamente via i religiosi e nel 1896 accanto alla Chiesa venne costruito un ospizio che oggi ospita i frati.
 
Sul pronao della Chiesa di San Nicolao che regala una bellissima vista sul Lago d'Orta e sull'Isola di San Giulio.

E con questa foto scattata sul pronao (spazio davanti a una chiesa) della Chiesa di San Nicolao che offre un'incantevole vista sull'Isoletta di San Giulio e che venne costruito nel 1926, si conclude il mio racconto su Orta San Giulio, un'incantevole cittadina affacciata sulle rive del Lago d'Orta, che ho trovato molto spirituale, silenziosa e attenta alla bellissima natura che la circonda.


5 commenti:

  1. Complimenti per il reportage e per aver anche postato bene il luogo in Google Maps. Questi posti sono stupendi e spirituali, con quella vista poi sono ancora più speciali. ciao Cri : )

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    1. Grazie mille... hai proprio ragione, sono luoghi stupendi ;). A presto!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Capperina! Sono stata decine di volte sul Lago d'Orta eppure non ho mai visitato il Monte Sacro.
    Mentre leggevo il tuo post pensavo che dev'essere un posto fantastico e che devo assolutamente vederlo! Grazie per il suggerimento!

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    1. Anche noi l'abbiamo scoperto per caso... comunque è molto bello, merita una visita ;)

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