martedì 24 febbraio 2015

Lungo gli CHAMPS - ELYSEES: da PLACE de la CONCORDE all'ARCO di TRIONFO

"...Et de l'Etoile à la Concorde un orchestre à mille cordes
  tous les oiseax du point du jour chantent l'amouraux Champs-Elysées, aux Champs-Elysées
au solei, sous la pluie à midi ou à minuit
 il y a tout ce que vuos voulez 
aux Champs-Elysées..."

"...E da l'Etoile a la Concorde un'orchestra a mille corde
tutti gli uccelli dall'alba cantano l'amore
sugli Champs-Elysées, sugli Champs-Elysées
al sole, sotto la pioggia a mezzogiorno o a mezzanotte
c'è tutto quello che volete
sugli Champs-Elysées..."

Joe Dassin "Les Champs-Elysées" (1969)

Parigi, 09 luglio 2013. Mi piace camminare, soprattutto se sono in una città che non sono solita a visitare, dove ogni piccolo particolare attira la mia attenzione. Ogni volta che vengo a Parigi, se riesco, mi piace percorrere tutti gli Champs-Elysées, da Place de la Concorde fino all'Arco di di Trionfo perché passi da un piazza ricca di storia, a un viale alberato con panchine e chioschi e poi senza nemmeno accorgetene ecco che ti ritrovi circondata da grandi firme e marchi, ristoranti di lusso e macchine dai vetri scuri, per poi finire al centro di una gigantesca rotornda, dove la vista si perde sfuocata eccola, è lei ed è davanti ai miei occhi: la Voie Triomphale.


Il palazzo sullo sfondo è Palace Crillon, mentre le due colonne sono colonne rostrali o rostrate (colonne commemorative di vittorie navali) installate in onore del Ministero della Marina che ha sede in Place de la Concorde.
 Arriviamo in Place de la Concorde che l'arancione rosato del tramonto inizia a colorare i ricchi edifici che la circondano. Siamo nella seconda piazza più grande di Francia, dopo Place des Quinconces a Bordeaux, anche se, forse a causa della sua forma ovale proprio non si direbbe. E' qui che Maria Antonietta d'Asburgo Lorena disse le parole passate alla storia:

  "Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta."

dopo aver accidentalmente pestato il piede al boia che le avrebbe tagliato la testa, mentre raggiungeva la ghigliottina, perchè è su questo stesso terreno che sono cadute le teste dei condannati a morte durante la rivoluzione, non a caso all'epoca Piazza Luigi XV divenne Piazza della Rivoluzione. Oltre a Maria Antonietta, vennero giustiziati qui anche il marito Luigi XVI, Madame di Barry (l'ultima favorita -amante- di Luigi XV), la sorella del re Madame Elizabeth, Maximilien de Robespierre e Georges Jacques Danton.

 Il centro della piazza (che è diventata Place de la Concorde nel 1830), è occupato da un obelisco che vanta circa 3300 anni di vita; fu infatti Ramses II a commissionare due colonne alte circa 23 metri per un peso che viaggia intorno alle 250 tonnellate per ornare l'ingresso del suo Tempio di Luxor (l'antica Tebe) in Egitto e ricordare le sue imprese.

 Nel 1829 Muhammad Ali Pasha decise di donare i due obelischi alla Francia; il primo arrivò a Parigi il 21 dicembre 1833 e poco meno di tre anni dopo si guadagnò la posizione che occupa ancora oggi davanti a una folla di 200.000 spettatori. Il suo gemello invece non lasciò mai la città natale e solo negli anni '90 il presidente Mitterand rinunciò definitivamente a questo "dono" fatto alla sua patria oltre un secolo prima.

La sommità dorata è stata aggiunta nel 1998 dopo che vari studiosi sostennero che tutti gli obelischi egizi hanno la punta rivestita da fogli d'oro; a tal proposito si pensa che la cuspide originale sia stata rubata.

Nel 1993 in occasione della giornata mondiale contro l'AIDS l'Obelisco di Luxor venne rivestito con un preservativo di 30 metri; sette anni dopo l'arrampicatore urbano Alain Robert scalò questa colonna senza imbragatura di sicurezza e senza preavviso.

 Tutti gli appasionati di automobilismo riconosceranno questa porta: è l'ingresso dell'Hotel Crillon, sede della FIA (Federazione Internazionale dell'Autombile) della quale è presidente Jean Todt dal 2009.

Nello stesso complesso di edifici, ma sul lato che da su Rue Royal si trova il famosissimo ristorante Maxim's, aperto il 7 aprile del 1893 e oggi di proprietà di Pierre Cardin.

L'Hotel des Invelides visto dagli Champs-Elysées.
Champs-Elysées tradotto in italiano diventa Campi Elisi, ossia quel luogo fantastico dove secondo la mitologia greca dimoravano le anime amate dagli dei dopo la morte.

Questo viale nasce nel 1724 come estensione di un percorso che dal Louvre portava alla Tuileries ed era segnato da alberi voluti da Maria de' Medici nel 1616.
La notorietà arrivò verso la fine del 1700 quando Maria Antonietta era solita passeggiare lungo questa strada. Dal 1828 è di proprietà del Comune di Parigi che vi ha inserito fontane, marciapiedi (che sono così larghi dal 1993) e ovviamente tutti i negozi che possiamo ammirare oggi.

 Oltre allo shopping, alla storia, all'attualità (perchè è lungo questa via che si trova il Palazzo dell'Eliseo, residenza del Presidente della Repubblica francese), si possono anche trovare ottimi ristoranti, infatti oltre a quelli dove una pizza margherita costa 20,00 euro (che poi magari non è nemmeno buona perchè qui siamo in Francia, non in Italia) e oltre ai vari Mc Donald e Quick, c'è un ristorantino che si chiama Léon de Bruxelles (foto qui sopra) e che da qualche anno è diventato tappa fissa nei miei viaggi a Parigi. La specialità della casa sono mules et frites a volontè (cozze e patatine fritte a volontà), ma anche le altre proposte del menù non sono male, anzi... inoltre ha anche dei buoni piatti per noi vegetariani il che non guasta per una che ha scelto di non mangiare più nè carne e nè pesce... e poi che dire della birra!? ... veramente squisita!

Ma andiamo avanti... la cena può ancora aspettare e noi vogliamo percorrere tutti gli Champs-Elysées, fino alla fine! Anche se ormai manca poco...

Questa foto l'abbiamo scattata pochi metri prima di arrivare al sottopassaggio che porta sotto all'Arco di Trionfo. Era l'11 luglio e già si potevano vedere le transenne posizionate per la famosa parata del 14 luglio che si svolge sotto lo sguardo del Presidente della Repubblica. Gli Champs-Elysées sono anche l'arrivo del Tour de France dal 1975 e di solito, anche questo evento sportivo si celebra nel mese di luglio.

 "Lo splendore è nulla senza la durata"
(Napoleone Bonaparte)

Napoleone Bonaparte fece costruire l'Arco di Trionfo per celebrare le sue vittorie. Solo passati circa 200 anni da allora e quel monumento risplende ancora nel cuore di Parigi, è una tappa obbligata per i turisti di che visitano questa città e questa sua frase che avevo letto chissà quando e chissà perchè, mi è tornata in mente mentre ero qui davanti...  l'Arco di Trionfo splende anche dopo molti anni e chissà per quanto tempo splenderà ancora...

L'Arco di Trionfo visto dalla Tour Eiffel.
L'Arco di Trionfo si trova in Place Charles de Gaulle, ex Place de l'Etoile che tradotto significa piazza delle stelle perché da essa partono ben 12 vie ed effettivamente se la si guarda dall'alto, aggiungendo un pizzico di fantasia può assomigliare ad una stella... a me ricorda di più un sole... vabbè stavamo dicendo!?

Come già detto fu Napoleone a volere un monumento per celebrare le sue numerose vittorie, così nel 1806 ordinò questo arco enorme che venne ultimato solo trent'anni dopo. 

Alto 50 metri, largo 45 e profondo 22 restò l'arco più grande del mondo fino al 1982 quando in Corea del Nord venne costruito un monumento simile dieci metri più alto per celebrare i settanta anni di Kim II Sung.

Sulle pareti esterne dell'arco c'è un elenco di nomi di paesi o città conquistate (tra le quali c'è il mio paese!!!) da Napoleone mentre sulle pareti interne sono riportati i nomi di 558 generali francesi; quelli sottolineati appartengono a coloro che hanno perso la vita in battaglia.

 Alla base esterna delle quattro colonne ci sono delle statue allegoriche, questa è La Partenza dei Volontari del '92, meglio nota come La Marseillese.
Una leggenda narra che nel 1916 la spada (che rappresenta la Repubblica) si ruppe, ma l'accaduto venne subito nascosto per evitare ogni interpretazione di cattivo auspicio dato che il giorno dopo le truppe francesi sarebbero partite per la Battaglia di Verdun; questa è ricordata come una delle lotte più sanguinose della storia di Francia e quella con la maggior densità di vittime per metro quadrato.

Dal 1920 alla sotto all'Arco di Trionfo c'è la tomba del Milite Ignoto in ricordo di tutti i caduti della Prima guerra mondiale rimasti senza nome, ai quali si sono poi aggiunti quelli della Seconda guerra mondiale.
La fiamma è accesa dal 1923 e ogni sera alle 18.30 i membri dell'Associazione dei Combattenti e delle Vittime di Guerra vengono a ravvivarla; anche il 14 giugno 1940, quando i tedeschi invasero Parigi, gli ufficiali autorizzarono questa cerimonia.

Si può salire sulla terrazza dell'Arco di Trionfo per 9,50 euro.



4 commenti:

  1. Cavolo, sai un sacco di cose su Parigi, io non ne sapevo neanche la metà O_O ci sono stata molti anni fa e mi ricordo a malapena gli Champs-Elysées e la Tour Eiffel, mi sono piaciuti tantissimo, vorrei proprio tornarci!

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    Risposte
    1. Parigi è il mio chiodo fisso... è la classica città della quale non mi stancherò mai anche se devo ammettere che ho visto tanti altri luoghi altrettanto belli... però bho... è così... mi piace! Ah sto preparando il post #guardacomeviaggio ;)

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  2. Parigi è bellissima, sempre con le tue foto ancor di più, complimenti Natascia
    Grazie della gentile visita. A presto
    Maurizio

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