lunedì 12 dicembre 2016

Alla scoperta del PARCO del VALENTINO

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.

...Non ti potrò scordare
piemontesina bella,
sarai la sola stella
che brillerà per me.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor...

(canzone popolare piemontese)


Nella mia top three dei parchi cittadini c'è sicuramente il Parco del Valentino a Torino.

Torino, Arco dell'Artigliere.
Non è grossissimo (421.000 metri quadri), costeggia le rive del Po e la cosa che tanto mi affascina sono i ruscelli che lo attraversano, le piccole cascatelle, i ponti... che ci volete fare: adoro l'acqua!

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Sembra che il nome sia dovuto a una cappella dentro alla quale erano conservati i resti di San Valentino che oggi si trovano nella Chiesa di San Vito.

Parco del Valentino, retro del Castello del Valentino.
Il Castello del Valentino, oggi sede del Politecnico venne acquistato dai Savoia quando era solo una villa e trasformato in residenza estiva.

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Nonostante la mia permanenza nel capoluogo piemonteso durante gli anni dell'Università, i ricordi che ho di questo parco risalgono ad alcune gite domenicali di quando ero piccola con mamma e papà.

Parco del Valentino, ruscello nel Borgo Medioevale.
Mi ricordavo bene quei tanti corsi d'acqua che lo attraversavano. Mi ricordavo giovani fidanzati intenti a fare romantici pic-nic nelle zone verdi del parco. Mi ricordavo che mi immaginavo molti anni dopo a fare dolci e coccolose merende su quegli stessi prati.


Parco del Valentino, uno degli ingressi del Borgo Medioevale.
E' con questo spirito romantico che qualche anno fa ho deciso di portare quello che ancora non era mio marito al Valentino. Abbiamo parcheggiato nella zona dell'Arco dell'Artiglieria (il punto migliore secondo me per iniziare la visita per chi non c'è mai stato) e abbiamo iniziato a camminare per quei sentieri che non avevano i ruscelli che tanto avevo decantato lungo la strada e che nulla avevano di più che un normale prato steso lungo le rive del Po.

Parco del Valentino, Giardino Roccioso.
Superiamo il castello, ma dell'Antico Borgo non si vedeva nemmeno l'ombra... "Ma sei sicura che siamo nel posto giusto?" mi disse con aria sarcastica quello che ancora chiamavo fidanzato. "Certo che sì!" rispondo scocciata lasciandolo qualche passo indietro e mentre nervosa cercavo di orientarmi tra quei sentieri un boato spaccò il cielo e uno scroscio di pioggia ci fece arrivare di corsa alla macchina bagnati come pulcini.

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Sono passati credo 5 anni da quel pomeriggio e nel frattempo ci siamo sposati, abbiamo avuto una bimba, ma non siamo mai più tornati al parco... anzi quel lontano sabato pomeriggio di inizio autunno era diventato il modo preferito di mio marito per prendermi in giro.

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Così un altro sabato pomeriggio sempre di fine settembre ho deciso di sfidare la sorte e avventurarmi di nuovo tra i verdi prati del Valentino, questo volta però ho raggiunto l'obiettivo!

Parco del Valentino, Ambra guarda uno scoiattolo.
Siamo entrati nel Borgo Medioevale e abbiamo passeggiato nel giardino roccioso anche se non mano nella mano come avevo sognato una vita fa mentre stringevo la mano di mamma e papà, ma tenendo tra le mani il manico del passeggino. Non ci siamo stesi sui prati come tante coppiette facevano allora e fanno ancora adesso; nel prato ci siamo andati solo per cercare di avvicinare uno scoiattolo da far vedere ad Ambra.

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.

Nemmeno niente pic-nic, ma solo un gelato confezionato mangiato seduti su una panchina controllando che il Plasmon non andasse di traverso alla piccola, mentre una mandria di ragazzini quasi ci investe al grido di una signora con gli occhiali che sarebbe potuta essere la mamma di molti di loro che recitava una frase tipo: "Ho trovato Pikachu!!!".

Parco del Valentino, Uno scoiattolo.
E anche questa volta la pioggia è venuta a farci visita, anche se eravamo già sulla macchina, quasi pronti a tornare a casa...

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
La mia personale opinione è che il Parco del Valentino deve essere una delle tappe principali per chi decide di visitare Torino e come dicevo prima, secondo me il luogo migliore per iniziare la visita è da Corso Vittorio Emanuele, oltre l'Arco di Trionfo dedicato agli Artiglieri anche se lungo tutto il percorso ci sono vari ingressi: per esempio se si vuole fare solo un giro al Borgo Medioevale (che tra l'altro è proprio davanti al giardino roccioso) si può entrare da Torino Esposizioni.

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Superato il monumento trionfale si incontra un normale prato verdissimo dove durante le giornate di sole ci sono ragazzi che studiano coricati sull'erba, amoreggiano, bambini che giocano con la palla o che vanno in bicicletta; ci sono i cani che scorrazzano da un albero all'altro e persone che si allenano in ogni modo: correndo a piedi, in bici, sui monopattini e novità 2016 tanti ragazzi più o meno cresciuti che vagano per il parco come automi alla ricerca dei famigerati Pokémon.

Parco del Valentino, uno scoiattolo mangia un pezzo di pane.
Da qui la prima attrazione che si incontra è l'orto botanico. Le informazioni che posso dirvi in riguardo sono poche perché non ci sono mai stata. La visita è a pagamento, ma sembra che sia molto bello e che sia stato voluto da Vittorio Emanuele II.

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Subito dietro all'orto botanico c'è il Castello del Valentino che è visitabile su prenotazione e che è (mi ripeto!!!) sede del Politecnico (accidenti a me che non ho fatto nemmeno una foto sul davanti!).

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Superato il castello, il parco diventa una distesa di prati, ruscelli, laghetti, scoiattoli che saltellano da un albero all'altro tutti da scoprire, da perdercisi dentro, mentre sulla riva del Po sorge il Borgo Medioevale.
 
Parco del Valentino, Borgo Medioevale.

Il Borgo Medioevale è stato costruito per l'esposizione universale del 1884 e sarebbe dovuto essere demolito subito dopo. L'ingresso è gratuito, mentre si paga la salita alla Rocca e al suo giardino (anche qui non ci sono mai entrata).


Parco del Valentino, scultura nel Giardino Roccioso.
Dietro al Borgo Medioevale si trova il Giardino Roccioso, veramente  bello, dove ruscelli, ponticelli e stretti vialetti si alternano a cascatelle e sculture che a mio parere sono bellissime.

Parco del Valentino, scorcio del Giardino Roccioso.
Per finire, tra il Borgo Medioevale, il Giardino Roccioso e Torino Esposizioni si trova la Fontana dei Dodici Mesi.

Parco del Valentino, scultura nel Giardino Roccioso.
Anche della fontana non l'ho fotografata, ma questa volta è stata una scelta consapevole perché era in ristrutturazione, quindi avrei scattato una foto a delle impalcature, però fidatevi: è davvero splendida! In realtà si chiama Fontana del Ceppi (dal nome del suo ideatore), è incastonata nella scalinata che da Torino Esposizioni porta verso le rive del Po e una vera e propria cascata si getta in una gigantesca vasca circondata da dodici statue che rappresentano i mesi e altre 4 che simboleggiano i 4 fiumi di Torino (il Po, la Dora, la Stura e il Sangone).

Parco del Valentino, il castello nel Borgo Medioevale visto dal Giardino Roccioso.
Intorno a questa fontana circola una delle tante leggende che sono legate a Torino; sembra infatti che fu in questo punto preciso che cadde Fetonte, figlio del Dio del Sole quando si impadronì abusivamente del carro del padre, ma questa è un'altra storia...

E SE VOLETE SAPERNE DI PIU'...

Nella mappa qui sotto ci sono i punti principali che ho citato nel post.
Ho messo i link dei siti ufficiali delle attrazioni che ne hanno uno, mentre ecco il sito ufficiale del turismo per il comune di Torino e molto interessante è anche questo che degli eventi e delle attrazioni di Torino e provincia.



lunedì 5 dicembre 2016

Il Mondo delle Mamme


Pochi giorni fa ho celebrato il primo anno nel Mondo delle Mamme, un mondo vario, pazzo, strano... bellissimo.

Nel Mondo delle Mamme ci si entra nel momento in cui comunichi al mondo che a breve la cicogna verrà a farti visita, perché da quel momento chi fa già parte di questa realtà parallela cerca di coinvolgerti in ogni modo e maniera inserendoti in tutti i gruppi possibili e immaginabili presenti sui social tipo "nuovi iscritti alla scuola materna" oppure "come far tenere la stanza ordinata al tuo bambino" quando ancora il tuo cucciolo si fa dolcemente cullare dalla placenta, oppure invitandoti ai temuti compleanni. Quello dei compleanni è una specie di circolo vizioso che dal momento in cui ci entri ti impegna quasi ogni fine settimana e dal quale è difficilissimo uscirne perché nessun impegno può essere più importante del compleanno di un figlio per una mamma che accettano solo rifiuti con tanto di giustificazione scritta e firmata. E così ecco che ancora col pancione ti ritrovi a fare lo slalom tra poppanti che iniziano compiere i primi passi o altri che già sanno gestirsi più che bene e che corrono urlanti per quelle enormi sale addobbate a festa con l'olio della focaccia che cola fino ai gomiti gomiti e la faccia sporca di pomodoro e cioccolato.
 Il Mondo delle Mamme viaggia in parallelo alla vita reale, ma non interferisce minimanete con essa. Dentro a questo mondo basta essere mamma per essere credibile e fidata perché qui il solo fatto di essere genitore conferisce anche un'aura di fiducia ed è così che mamme che sono assolutamente contrarie a pubblicare le foto dei loro piccoli su Facebook e derivati non esitano a postare i loro scatti più intimi (a volte davvero tanto intimi da risultare osceni) sui gruppi cosiddetti segreti che vengono creati da persone a loro sconosciute e al quale aderiscono centinaia di utenti. E poi cosa dire delle mamme nemicheamiche, quelle che nella vita reale si sono fatte la guerra per anni, fregandosi fidanzati e dandosi colorati colpi di persona poco seria, ma che una volta entrate in questo mondo seppelliscono l'ascia di guerra e diventano amiche per la pelle "tanto ormai siamo entrambe mamme e non siamo più una minaccia per nessuno...".

Il Mondo delle Mamme è un mondo dove la paura incombe su ogni piccolo gesto quotidiano; si nasconde dietro al più piccolo pezzo di mollica lasciato incustodito o nei colpi di tosse che qualche individuo da per la strada. E' fatto di notti insonni, di pranzi consumati freddi, di ore passate a passeggiare avanti e indietro per un corridoio semibuio a canticchiare le più improbabili nenie sperando di calmare anche un pochino un pianto inconsolabile e che dire delle ore passate a fare il teatrino con i personaggi di Masha e Orso davanti a un seggiolone sperando almeno finire mezza porzione di pappetta.

Il Mondo delle Mamme però è anche fatto di gioie, tante piccole gioie. Un nasino che smette di colare dopo giorni di raffreddore, un bacino pieno di bava e muco, il primo sorriso inaspettato o il primo versetto possono anche far scendere lacrime di gioia. 

Io da un anno faccio parte di questo mondo, che a volte e falso, a volte e duro e crudele, ma il più delle volte è immensamente bello e colorato, dove le fatiche anche più dure vengono totalmente ripagate, dove la parola amore assume il vero e puro significato di sentimento nudo, crudo, reale e incondizionato... senza confini. 

Io da un anno sono entrata nel mondo delle mamme grazie a te piccola mia Polpettina di Soia.
Buon primo compleanno.


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