La targa dedicata al vice brigadiere Marino Ferraro a Roccavignale. |
"Forse possiamo cambiarla ma è l'unica che c'è
questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole.
Forse cent'anni o duecento è un attimo che va
fosse di un attimo appena sarebbe come
tutti vestiti di vento a inseguirci nel sole,
tutti aggrappati ad un filo e non sappiamo dove..."
(Giorgio Faletti, Signor Tenente - 1994)
Questo è un blog dove cerco di raccontare i luoghi che visito. Oggi però non voglio parlarvi di un vero e proprio posto, ma della storia di una piazza inaugurata il 25 aprile 2015 in un paese che conta poco più di 700 abitanti.
Prima però devo tornare indietro di qualche anno...
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Il sole iniziava a farsi spazio dopo il buio della notte quando squillò il telefono quel 25 aprile 2009. All'epoca ero ancora una studentessa universitaria e venivo a casa solo nei fine settimana e per le feste. La sera precedente, dopo essere arrivata col treno a metà pomeriggio, ero uscita al solito bar con gli amici di sempre e nella tarda mattinata avevo di nuovo appuntamento con loro per un pranzo all'aria aperta com'era tradizione in quegli anni.
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Il sole iniziava a farsi spazio dopo il buio della notte quando squillò il telefono quel 25 aprile 2009. All'epoca ero ancora una studentessa universitaria e venivo a casa solo nei fine settimana e per le feste. La sera precedente, dopo essere arrivata col treno a metà pomeriggio, ero uscita al solito bar con gli amici di sempre e nella tarda mattinata avevo di nuovo appuntamento con loro per un pranzo all'aria aperta com'era tradizione in quegli anni.
Essere svegliati dallo squillo del telefono non è piacevole e per le abitudini della mia famiglia era strano. Dalla voce di mia mamma capii che c'era qualcosa che non andava; in quegli attimi iniziai a sentire il mio cuore battere più forte perché sapevo che dall'altro lato della cornetta chissà chi ci stava comunicando che non avremo mai più visto qualcuno....
La sera del 24 aprile 2009 il vice brigadiere Marino Ferraro era di pattuglia. Quella sera sua la sua vita incrociò quella di uno spacciatore e durante l'inseguimento di quest'ultimo, venne colpito alla nuca dalla maniglia di un treno tra le stazioni di Porta Dora e Porta Susa a Torino.
La targa dedicata al vice brigadiere Marino Ferraro a Roccavignale ancora coperta da tricolore. |
Aveva 42 anni, una moglie, due figli, una mamma e un papà. Viveva in un paesino della provincia torinese da anni, da quando dopo il militare scelse di proseguire la sua carriera nell'esercito e lì si era creato la sua famiglia.
Era nato a Roccavignale dove ancora vivono i suoi genitori e dove tornava spesso. Oggi a sei anni di distanza il suo comune natale ha voluto dedicargli la nuova piazza del paese, la seconda che porta il suo nome infatti già dal 2011 San Maurizio Canavese ha una via a lui dedicata.
Con queste poche righe non voglio innescare polemiche di nessun genere dato anche i recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolte le forze dell'ordine. Non voglio generalizzare, non voglio trovare un buono e nemmeno un cattivo e se non sono entrata nei dettagli della vicenda senza esprimere pareri personali è solo perché oggi qui non voglio polemiche, ma voglio solo ricordare una persona, un marito, un padre, un figlio che da sei anni non è più tra di noi.
Ciao Marino.
Ciao Marino.
c'è sempre chi fa il suo lavoro in modo egregio e chi lo fa estremamente male, in ogni lavoro
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, anche se spesso si tende a generalizzare (io stessa lo faccio, sbagliando).
EliminaMi piace molto quello che hai scritto, perché tra tante polemiche su tutto e tutti ci dimentichiamo cosa e soprattutto chi c'è dietro quello che noi vediamo solo in superficie. E' giusto ricordarci che questo agente, come tanti altri, era prima di tutto un papà, un figlio e un marito.
RispondiEliminaEh sì... quando le vedi al telegiornale sembrano così lontane e sembra impossibile che cose simili possano accadere proprio a noi...
EliminaUn uomo che è morto facendo il suo dovere. Forse è uno dei modi migliori per andarsene, quando una persona dedica la sua vita ad un lavoro come questo. Spero che almeno non abbia sofferto :/
RispondiEliminaEh già... :'(
EliminaMi hai fatto venire i brividi. Non c'è altro da dire. Pace all'anima sua.
RispondiElimina... *_*
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